La settimana prima della fine di Maggio, come una folgorazione, ho deciso che volevo creare un progetto mio: una reading challenge. Volevo che avesse una storia dietro, dei disegni, un tema, insomma non volevo la solita maratona di lettura, desideravo avesse uno scopo. Così decisi di aggiungere alla lettura l’impegno ecologista. Siccome meditavo già da tempo di cambiare le mie abitudine in merito al riciclaggio, plastica e chi più ne ha più ne metta, mi sono detta che se la mia “iniziazione” fosse stata accompagnata dalla lettura, sarebbe stato tutto più semplice.
Mi sono scaricata un’app sul tablet, che non è per niente un IPad, ed ho iniziato a pensare ai miei soggetti e a disegnarli. Ho aggiunto l’ambientazione, i temi da trattare, date, scadenze…e poi ho chiesto a mio fratello di aiutarmi.
Ecco apro una piccola parentesi, se io non avessi mio fratello, a cui puntualmente rompo le scatole, tutti i contenuti grafici che hanno accompagnato questa challenge, non sarebbero stati così belli. Già che ci sono ringrazio anche mia mamma, che pazientemente si mette sempre a leggere, perchè io sono terrorizzata dalla perfezione della scrittura, ma afflitta dalla pigrizia della rilettura.
Stavo dicendo, che è nato tutto così, a caso. Sono una ragazza che decide impulsivamente quasi tutto, nonostante in seguito stia a pensare sulle azioni ormai prese, per decenni.
Avevo paura, tantissima ansia, pensavo nessuno avrebbe partecipato. Credevo di fare un pasticcio con dell’informazione carente o scontata.
Invece ho avuto riscontro, il progetto, vedendolo ora finito, lo ritengo bello, speciale.
Nāmaka mi rimarrà nel cuore, ormai è una parte di me..o forse sono proprio io; in cerca di amici, di sè, di un cambiamento che non si limiti a me. Spero di poterla far “rivivere”, di offrirle un’altra avventura, altri compagni, altri scenari.
Ora però è arrivato il mio momento preferito. Non posso non ringraziare adeguatamente le sei persone che hanno investito del tempo per partecipare a questa mia iniziativa: Giulia, Eleonora, Cristina, Maria Eugenia, Valentina e Stefano.
Grazie, dal cuore! Avete reso realtà un pensiero. Ringrazio anche chi pur non partecipando ha sostenuto questo “viaggio”.
Con molta nostalgia, visto la mia indole emotiva, vi saluto, sperando di avervi presto con me per un nuovo progetto!
Fine primo viaggio.