Recensioni

Note di libri: Robin Hood

Ciao crostacei, dopo tanto tempo ritorno a parlarvi di libri. Ho da poco finito di leggere “Robin Hood” di Alexandre Dumas, quindi ho deciso di parlarvene.

Innanzitutto i libri per ragazzi o per bambini, considerati classici, a me piacciono molto. Da piccola non erano tra le mie letture abituali, perciò cerco di recuperarne il più possibile nonostante non rientri più nel target ai quali sono destinati. Ho deciso quindi di leggere “Robin Hood” anche per via dell’infanzia segnata dal celebre film Disney, ecco talmente segnata da immaginare per i primi capitoli Robin come una volpe, anziché come una persona umana.

Il romanzo si apre con Robin Hood, che dopo essere stato privato di tutti i suoi beni, si è rifugiato all’interno della foresta di Sherwood, e lì gestisce la banda degli uomini allegri. Uomini nelle sue condizioni o che deliberatamente hanno lasciato la vita cittadina per seguire i principi di Robin. Principi che possiamo riassumere con il classico motto “Rubare ai ricchi per donare ai poveri”. Robin Hood infatti combatte per la giustizia ed è un simbolo di umiltà ed umanità. Generoso con i poveri o i bisognosi, quanto abile nel raggirare sacerdoti, normanni e cavalieri, col fine di derubarli. Non c’è nessuna persona che entrando nella foresta di Sherwood, non sia controllata da Robin Hood o da uno dei suoi uomini.

L’amore con Lady Marion, rimane ai margini della narrazione, ma comunque presente. Ha un ruolo principale l’amicizia con Little John e Will il Rosso, suoi fedeli compagni nelle avventure. Buona parte del romanzo viene impiegata per descrivere le varie battaglie di Robin con lo sceriffo di Nottingham, il barone Fitz-Alwine. Solo nell’ultima parte viene citato Riccardo Cuor di leone, il fratello Giovanni e la famosa gara con l’arco tanto celebre nel cartone.

Il finale quello è totalmente diverso, ma non farò spoiler di nessun tipo.

Nel complesso mi è piaciuto, trovo che Dumas sia sempre eccellente nella scrittura. Mi ha davvero fatto piacere avere una nuova visione di Robin Hood, oltre ad avermi incuriosita sulle altre che ci sono.

Per il resto posso dire che pensare che qualcuno possa aiutare la gente, senza secondi fini, mi fa sperare nell’umanità. Anche se il suo comportamento va a ledere terzi, il che significa che ricopre un po’ tutte le parti: giuria, giudice e boia. E decidere in questi termini non è mai consigliato, nonostante vivano sotto una specie di tirannia.

Se voi lo avete letto e volete dirmi cosa ne pensate, vi aspetto nei commenti!

Se invece dovete ancora leggerlo, o state per farlo, vi lascio la canzone che ha accompagnato la mia lettura.

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